La Chiesa Parrocchiale

Tra pittura, scultura e meraviglia architettonica: vieni a scoprire tutta l'arte racchiusa all'interno della Chiesa dedicata a San Giorgio.

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La chiesa che oggi vediamo è frutto della ricostruzione operata a partire dalla fine del Cinquecento di un precedente edificio di culto medievale, forse gotico, i cui resti sono visibili nel presbiterio e nella sacrestia attuali.

La facciata è divisa in tre settori da quattro lesene, reggenti un timpano triangolare al cui centro è l’immagine di S. Giorgio e il drago, datata 1936. Sopra l’ingresso è visibile un affresco con l’Annunciazione della Vergine Maria su cui è ancora leggibile la scritta: ECCLESIA PAROCHIALIS S. GEORGI FORTUNAGHI ANNO DOMINI 1644.
L’interno della chiesa è scandito in tre navate da coppie di pilastri quadrangolari.
Nel presbiterio a sinistra dell’ingresso alla sacristia è la nicchia contenente la reliquia di S. Ponzo chiusa da uno sportello ligneo su cui è dipinto il busto frontale del Santo.

L’altare maggiore, in stucco dipinto a finto marmo, presenta un tabernacolo coronato da uno slanciato ciborio retto da quattro colonnine, alla cui sommità è una statua dorata della Vergine.

Le navate laterali, divise in quattro campate coperte da volte a crociera, ospitano gli altari minori. A destra dell’ingresso principale è l’altare di S. Carlo, costruito nella prima metà del XVII secolo. La tela reca la data 1626 e il nome del committente (Carlo Antonio Zamarruti). La decorazione in stucco del dossale presenta un timpano, a profilo centinato e spezzato, sormontato da una coppia di angeli tubicini a tutto tondo.
l vicino altare, frutto di un rifacimento degli anni Trenta del nostro secolo, conserva una tela raffigurante S. Antonio Abate, eseguito a olio su tela nella seconda metà del XVII secolo.

L’altare successivo è dedicato a S. Ponzo, il martire protettore del paese. Il dossale in stucco ospita un trittico, recante nella tavola centrale la Vergine con il Bambino e negli scomparti laterali S. Rocco, a sinistra, e S. Ponzo, a destra. La predella ospita entro piccoli quadri i nomi dei Santi soprastanti e le figure di S. Antonio Abate e di S. Sebastiano, mentre nella cimasa semicircolare è raffigurato il Cristo in pietà affiancato da due pennacchi recanti l’Annunciazione della Vergine.

L’attiguo altare è dedicato alla Vergine del Rosario ed è stato realizzato nei primi anni del XVII secolo. Esso ha conservato anche la mensa originaria, decorata da motivi di rosette e tralci vegetali. Un’ornamentazione più ricca presenta i gradini e il dossale in cui è inserita un’edicola con frontone triangolare sovrastato da una coppia di angeli a tutto tondo reggenti una corona. Attorno alla nicchia, ospitante una recente statua della Vergine in gesso, sono stati dipinti entro specchiature alternativamente circolari e quadrilobe I misteri del Rosario.

Analogo impianto e vicina cronologia mostra il corrispondente altare della navata sinistra, oggi dedicato al Sacro Cuore di Gesù come indica la recente statua posta nella nicchia, ma originariamente consacrato a S. Rocco.

L’altare successivo è stato realizzato nella prima metà del XVII secolo e presenta un dossale ligneo la cui nicchia centrale è occupata da una statua lignea raffigurante la Madonna del Rosario. Le figure che riempiono le quindici specchiature rettangolari rappresentano le anime del Purgatorio. Sotto la mensa è stata collocata una statua lignea del Cristo morto.

La tela del vicino altare, risalente alla prima metà del XVII secolo, raffigura Il matrimonio mistico di S. Caterina. La santa è raffigurata in ginocchio mentre tende la mano destra verso il Bambino che sta vivacemente seduto sul grembo della Madonna dipinta al centro della tela; a sinistra S. Agostino rivolge lo sguardo verso lo spettatore e addita la scena, mentre dietro di lui sono effigiati S. Giovanni Battista e un vecchio personaggio, forse un monaco.

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